Investigazioni Aziendali

LIcenziamento per giusta causa

licenziamento giusta causa

Il datore di lavoro può licenziare per giusta causa dipendenti e dirigenti nel caso in cui si verifichino delle particolari situazioni tali da compromettere il rapporto di fiducia tra dipendente e datore di lavoro. Queste situazioni, devono essere talmente gravi da non permettere la prosecuzione del rapporto di lavoro, neppure a titolo provvisorio.

Alcuni dei motivi che possono portare al licenziamento per giusta causa sono:

  • simulazione di un infortunio o di una malattia
  • furto di beni aziendali
  • rifiuto reiterato del lavoratore a eseguire una determinata prestazione
  • false timbrature dei cartellini segnatempo
  • uso scorretto dei permessi di lavoro retribuiti (Legge 5 febbraio 1992, n. 104)
  • comportamenti violenti sul luogo di lavoro
  • condotta extra-lavorativa penalmente rilevante da parte del lavoratore


ILLECITO UTILIZZO PERMESSI LEGGE 104/92

Legge 104


L'uso improprio del permesso per l'assistenza dei congiunti giustifica il licenziamento per giusta causa in quanto compromette irrimediabilmente il vincolo fiduciario indispensabile per la prosecuzione del rapporto di lavoro. La decisione è confermata dalla Corte di Cassazione (sentenza del 8 gennaio 2014, depositata in data 4 marzo 2014, n. 4984), la quale ribadisce la legittimità del controllo esercitato dal datore di lavoro attraverso l'impiego dell'agenzia investigativa e l'utilizzabilità delle relative prove.

LICENZIAMENTO PER FURTI AL PATRIMONIO AZIENDALE

Furto Aziendale


E’ lecito l’impiego di investigatori privati per documentare eventuali sottrazioni di cassa da parte di dipendenti. La sentenza della Corte di Cassazione n. 25674, del 4 dicembre 2014, conferma l’orientamento ormai consolidato che ritiene leciti i controlli da parte del datore di lavoro effettuati avvalendosi di agenzia investigativa, con lo scopo di documentare gli illeciti del lavoratore che non riguardino il mero inadempimento della prestazione, ma incidano sul patrimonio aziendale. 


controllo lecito


La possibilità, per il datore di lavoro, di effettuare indagini sui dipendenti infedeli (o assenteisti) a mezzo di investigatori privati è stata più volte ribadita dalla giurisprudenza, che ha considerato lecita la verifica in ordine all’eventuale realizzazione di comportamenti illeciti esulanti dalla normale attività lavorativa.


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